26/12/2009 23:33
Eventi
SEMPLICEMENTE NATALE
Sei mesi addietro era il giorno di S. Giovanni e il tempo pioveva ed era fresco, come avrebbe dovuto essere oggi, che è la vigilia di Natale e invece fa caldo…il termometro segna quasi 19° e, francamente, è difficile con queste condizioni climatiche, calarsi nell’atmosfera natalizia. Solo tre giorni fa eravamo undici gradi in meno e i nostri camini erano accesi fin dal mattino. Gli operai si affrettavano ad allestire in Piazza la capannuccia che da stanotte accoglierà il bambinello. Domani sarà Natale e voglio spendere due parole su quanto di bello si è fatto nei giorni scorsi qui a Nocera Terinese paese. Innanzi tutto la gioventù nocerese che si è organizzata per illuminare i portali della chiesa di San Giovanni e quello della chiesa di San Martino che, e non vorrei dire un’eresia, è stata dichiarata inagibile, ma alla sera con le lucine intermittenti sembra una chiesa della Capitale e verrebbe voglia di sfondarla quella porta e trascinarci dentro Don Tommaso affinchè ci dica la messa. Spero tanto che qualcuno abbia fotografato i giovani mentre si adoperavano per sistemare i tubi luminosi, non so chi li abbia aiutati con il portale principale di San Giovanni che è bello alto, comunque sono riusciti nell’intento.
Quest’anno la maestra Cabano mi ha coinvolta nella preparazione dei canti per la messa delle scuole, che è stata celebrata a San Giovanni il 22 dicembre mattina, giorno in cui i ragazzi hanno preso le vacanze Con gli alunni delle elementari abbiamo fatto tre o quattro giorni di prove, ma la mattina del 22 mi è preso il panico perché è parecchio che non suono. Ho imbracciato la mia dodici corde( in realtà ne ha solo nove perché non riesco mai a sostituire i tre bassi che si sono rotti) come fosse un mitra pronto a sparare accordi ed ho aspettato, con le mani ghiacciate, che arrivassero i bambini. I ragazzi delle medie sono scesi per primi e tra un saluto ed un altro, mi è tornato un po’ di animo. Ho subito valutato che, provando nell’atrio del secondo piano della scuola elementare, eravamo tutti vicini. Io sentivo le voci dei bambini e loro vedevano me e iniziavamo tutti insieme, ma quella mattina in chiesa le cose sarebbero state differenti. Siccome ho posizionato il leggìo sotto l’edicola di San Giovanni, voltandomi, gli occhi mi sono andati sul suo volto e l’ho pregato di aiutarmi….e subito mi si è affacciato il bel pensiero che, fortunatamente, non eravamo alla Scala e neppure eravamo una dependance dell’accademia di Santa Cecilia! Finalmente mi sono tranquillizzata e poi dovevamo iniziare dall’alleluja!!!
I bambini sono arrivati, si sono sistemati in entrambe le file di banchi e, nel caos generale, ci siamo salutati con tutti, con un cenno della mano, con un sorriso, con un ciao a chi mi si è seduto più vicino. E’ stato bello salire a scuola per provare con loro, anche i più terribili hanno ceduto al fascino del canto. Erano incuriositi dalla chitarra e, quando parlavo con gli insegnanti, i più intrepidi mi si avvicinavano e giù con la manina sulle corde. I piccolini della prima stavano a guardarmi con gli occhioni e le bocche spalancate ed erano i più attenti a tenere il tempo e i meno propensi a fare baldoria nel passare da un canto all’altro. Fortunati i maestri ad essere attorniati da tanta beata innocenza e sono io che ringrazio loro per avermi reso partecipe di questa iniziativa. Tornando al giorno della messa, all’inizio della celebrazione, i bimbetti di prima elementare vestiti da angioletti, rosa le femminucce e azzurro i maschietti, hanno fatto il loro ingresso nella navata centrale ognuno con un piccolo cero o un personaggio del presepe. Mentre i ragazzi delle scuole medie eseguivano coi i flauti una melodia natalizia, la processione degli angioletti si è avviata all’altare, dove su un drappo dorato ognuno ha deposto quanto aveva in mano, formando una natività attorniata da tante fiammelle.
I nostri canti sono andati bene, non c’era certo un grande rimbombo di voci e le stonature risaltavano ma sentivo i bambini cantare e rispettare i tempi; suppongo che il canto meglio riuscito, sia stato :”Auguri Gesù Bambino”, che abbiamo intonato alla Comunione.
Nel pomeriggio sono salita fino alle scuole a vedere la recita della quinta elementare. Penso che le recite siano momenti importanti per la comunità e che qui a Nocera, non sarebbe male se la gioventù si organizzasse in una compagnia stabile per portare in scena almeno due spettacoli all’anno. Gli alunni della maestra Ferlaino si sono cimentati in una bella storia di angeli che organizzano la nascita di Gesù a Nazareth e vedono sconvolti i loro piani nel momento in cui apprendono che il figlio di Dio, nascerà invece a Betlemme! Un angelo Gabriele pasticcione che deve fare da ruffiano a Dio ma non sa dove si trovi il paese di Maria e un San Giuseppe pieno di dubbi, una presentatrice intraprendente e una Madonnina con le guance rosse, ci hanno fatto trascorrere un’ora spensierata. Gioiose le basi musicali dei canti eseguiti dalla viva voce dei bambini, alcuni dei quali si sono cimentati in composizioni rap e acuti portati all’estremo con tanta limpidezza di voce da meritarsi doppia dose di applausi.
La festa che si ricorda con piacere è quella che maggiormente ci ha donato serenità
Quelli che ho narrato sono avvenimenti piccoli per chi li vede dal di fuori, ma per coloro che li hanno vissuti in prima persona, sono tappe importanti del percorso di un anno scolastico e momento di incontro della comunità per questo natale 2009.
Gli auguri più sinceri
24 dicembre 2009
Autore: Cristina Funaro
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