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Catanzaro. Chiese e palazzi a rischio sisma
Scritto da SAVERIO PUCCIO - Il Quotidiano della Calabria 17/04/2009
Quindici strutture considerate a rischio sismico e distribuiti in maniera equa su tutto il territorio provinciale. Non solo palazzo de Nobili e il Convitto Galluppi, dei quali abbiamo riferito ieri, ma anche chiese e palazzi storici del Catanzarese.
L'indagine dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, che fa capo al ministero per i Beni culturali, si concentra esclusivamente sugli edifici che sono considerati patrimoni culturali e ne traccia le loro condizioni in caso di movimenti tellurici.
In particolare, nella lista delle strutture ritenute vulnerabili ne risultano otto a Catanzaro e sette in provincia.
In città, oltre ai due già noti, compaiono la chiesa dell'Osservanza, la chiesa di San Rocco, la cappella di San Vitaliano nel Duomo, la sacrestia di San Domenico di piazza del Rosario, chiesa di San Francesco e la chiesa di San Giovanni Battista.
Sette gli edifici in provincia: Palazzo Barbieri a Montauro, la chiesa di San Francesco di Assisi a Nocera Terinese, chiesa di San Nicola di Latinis a Maida, palazzo Gironda Veraldi a Taverna, la chiesa Santa Maria De Vetere a Copanello di Stalettì, la chiesa di Santa Caterina a Badolato e il campanile con la torre campanaria della chiesa di Santa Maria della Pietra di Chiaravalle Centrale.
Questa la mappa stilata dall'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, prendendo in esame esclusivamente i palazzi di rilevanza storica e culturale. Dagli accertamenti effettuati risultano indici di vulnerabilità medio alti per queste quindici sedi. Strutture di una certa valenza culturale, come nel caso del palazzo di Taverna, attualmente in possesso del Comune e in attesa di destinazione dopo la donazione effettuata dalla famiglia nobiliare che l'ha realizzato.
Ed ancora, la suggestiva facciata di Palazzo Barbieri di Montauro, sito nella piazzetta antistante la chiesa di San Pantaleone, con portale in bugnato, realizzato in blocchi di granito e chiuso in chiave da un mascherone grottesco.
E poi le tante chiese a rischio, tutte datate e in condizioni di rischio. Come il Duomo di Catanzaro e la sua cappella di San Vitaliano, per la quale la storia racconta già momenti difficili visto quanto accaduto il 26 marzo 1583, quando crollò un muro della Cattedrale e la Cappella di San Vitaliano, patrono della città, ne rimase tanto danneggiata che fu necessario ricostruirla dalle fondamenta.
Sono, invece, in corso alcuni lavori di adeguamento per la chiesa del S.Rosario, dove a rischio è la segreteria, mentre nell'elenco compare anche la chiesa di San Francesco, costruita alla fine del 1500 insieme a un convento. Di grande valenza anche la chiesa di Chiaravalle databile ai primi del 1600, con tipico impianto a croce latina. La chiesa, dedicata alla SS. Modonna della pietra, fa parte di un sistema urbano composto dal palazzo Staglianò e da una serie di edifici privati che delineano i contorni di un impianto tipicamente medioevale.
Autore: lo staff
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