6/6/2007 21:28
Cultura
Nocera Terinese - La storia
Il territorio di Nocera Terinese è sempre stato oggetto di curiosità ed indagini.
Questa zona costiera del Mar Tirreno ha da sempre suscitato interesse per le sue origini, caratteristiche territoriali, proprietà geo-morfologiche.
Gli antichi storici calabresi attribuivano al nome provenienze greche, specificatamente dall’ antica colonia magno-greca Terina
Gli studiosi collocavano questa colonia greca sul “Piano della Tirena”dove ai piedi troviamo la foce del fiume Savuto.
Successivamente le indagini archeologiche ( ricognizioni ) hanno smentito categoricamente tale ipotesi, in quanto i rinvenimenti non potevano essere datati tra il V-VIsec. a. C.; quindi non riconducibili alla fondazione dell’ antica Terina.
In un secondo momento la effettiva posizione della città magno-greca fu individuata nel territorio di Lametia Terme nella zona di S. Eufemia Vecchia.
A questo punto non rimaneva che cercare di capire cosa o per meglio dire chi aveva insediato Nocera Terinese.
Gabriele Barrio e Giovanni da Fiore furono i primi a supporre che questo luogo era stato occupato da una popolazione magno-greca e da qui si inizia a parlare dell’ antica Temesa.
Le loro fonti furono prettamente letterarie rifacendosi alle opere di Omero e Strabone, negli scritti vi erano testimonianze del Pianoro;ai suoi piedi si sarebbe dovuto ergere l’ antico porto del Fiume Sabatus ( Savuto ).
Le fonti parlano anche di miniere ed officine di rame in questo territorio.
Oramai si era quasi certi che l’ antica città di Temesa sorgesse sul “Piano della Tirena”.
Nei primi decenni del ‘900 ci fu un’ importante ricerca condotta dal celebre archeologo Paolo Orsi che con le sue indagini ( ricognizioni ) e con l’ analizzo degli svariati reperti negò l’ idea che la città di Temesa potesse collocarsi in tale zona.
Oltre a Paolo Orsi troviamo dello stesso pensiero E. Pais e Lenormant.
Deludente epilogo per questo lembo di terra che contava sulla fama e sulla gloria dell’ antica città di Temesa.
L’ ipotesi che Temesa sorgesse sul Promontorio era stata demolita,quindi non rimaneva che abbandonare il caso; anche se non si trovavano interpretazioni ai molteplici rinvenimenti emersi sul Pianoro.
Il Pianoro comunque rimaneva luogo ricco di storia e di cultura e, indiscutibilmente luogo di un trascorso illustre.
Le testimonianze archeologiche e soprattutto architettoniche rivelano che il Piano fu abbandonato in età medievale; la popolazione si sposta nell’ entroterra probabilmente per maggiore sicurezza e lasciandosi alle spalle un suolo fecondo e colmo di abbondanze.
Le inchieste storiche e in particolare modo quelle archeologiche si fermarono ai primi anni del IXX sec. d. C.
Nel frattempo il terreno si andava ad arricchire di erbacce e sterpaglie.
Certamente questo tipologia di ricchezza del paese non era degna di osservazione e di rilievo.
Nel contempo qualcuno non si è arreso al progetto “ alla ricerca di Temesa”ed ha continuato a perseverare nell’ idea che l’ antica colonia si potesse trovare nel territorio di Nocera Terinese.
Dobbiamo ricordare in tale occasione R.Spadea, N. Valenze Mele, G. Greco che si sono ostinati nel ricercare l’ antico sito di Temesa sul “ Piano della Tirena “.
Gli ultimi studi (campagna di scavo) condotti dall’ Università degli Studi di Napoli “ Federico II “ negli anni 2004/2006 guidati dall’ archeologo L.Cicala hanno dato speranza alle vecchie ipotesi.
Altri studiosi ritengono del tutto dubbia la possibilità che Nocera Terinese potesse custodire l’ antica colonia di Temesa.
I dati emersi hanno consentito di dare una cronologia all’ occupazione e allo sviluppo del territorio ( VI a. C. – III d. C. ); la supposizione che i Temesani si fossero stabiliti sul Promontorio non è del tutto utopistica dato che alla fondazione di Temesa è attribuita la data del V sec. a. C.
Il dibattito è del tutto aperto anche perché “antagonisti” al territorio di Nocera Terinese, gareggiando per lo stesso “bottino” vi sono i territori di Campora S. Giovanni e Serra d’ Aiello.
Il lavoro è ancora lungo e meticoloso da svolgere ma, se le campagne di scavo andranno avanti si potrà arrivare a chiudere il quadro dando a Temesa la giusta ubicazione; senza scordare che la storia non è solo un libro da leggere in limitate circostanze ma un bene da custodire gelosamente.
Autore: Tiziana Vaccaro
|