10/11/2010 13:21
Notizie
In ricordo dello stimatissimo Arch. Mimmo Ferrante.
Inaugurata una Sala Convegni presso l’Ospedale Civile di Lamezia Terme intitolata a Mimmo
Sabato 6 novembre 2010 presso l’Ospedale Civile di Lamezia Terme si è svolta la cerimonia d’inaugurazione di una nuova Sala Convegni intitolata allo scomparso stimatissimo amico Mimmo Ferrante, già Responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, prima che improvvisamente e prematuramente venisse a mancare all’affetto dei suoi cari, degli amici e di quanti hanno avuto modo di apprezzare le due doti non sole tecniche ma soprattutto ed immensamente umane.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari, gli amici, il Commissario Straordinario dell’ASP Gerardo Mancuso, il Sindaco di Lamezia Gianni Speranza, la scienziata Maria Domenica Cappellini, Professore ordinario di Medicina interna nell’Università di Milano nonché primario dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, tanti colleghi di lavoro e tanti dipendenti dell’Ospedale che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo.
Toccante è stata la lettera che la figlia Roberta ha scritto al Papà e tanta è stata la commozione che ha attraversato gli animi di tutti presenti.
Riteniamo doveroso pubblicarla integralmente, perché Mimmo era questo: un grande e sincero amico!
Buongiorno a tutti,
non posso non iniziare queste mie brevi considerazioni ringraziando coloro i quali hanno voluto dedicare questa sala a mio padre, il commissario Gerardo Mancuso, l’amico nonché collega Costanzo Pasquale con la moglie, i quali ci sono stati vicini nei momenti più tristi, ma non solo, ringraziando anche le persone presenti che hanno reso speciale questo evento con la loro partecipazione. Non è di politica, economia o chissà quale altro argomento che si parlerà oggi, ma di un uomo, un grande uomo: mio padre. Molti di voi lo conoscevano ed apprezzavano le sue capacità non solo professionali ma anche umane e credo che questo sia alla base della decisione da voi presa.
Io non potrò parlarvi dell’arch Domenico Ferrante, ma di mio padre, l’uomo che mi ha cresciuta, amata, l’uomo presente in ogni mio giorno, il fulcro della mia famiglia: spalla forte ed amorevole per mia madre, tenera per me e mia sorella. Mio padre ha riempito i nostri giorni, di gioia ed allegria, con il suo carattere unico, ha riempito le mie giornate, e, con il suo modo di fare simpatico e scherzoso ha reso le vostre più leggere e meno pesanti; quando ritornava a casa era soddisfatto di aver fatto bene il suo lavoro, aiutato da un “equipe”, come diceva lui, molto valida; amava i suoi colleghi e soprattutto le serate insieme a loro….
Lui mi ha insegnato a guardare in faccia la vita senza paura, a lottare per affermare i miei ideali: la lealtà, la sincerità… il rifiuto di farmi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarmi con umiltà e perseveranza per migliorare non solo me stessa, ma anche la mia famiglia e perché no anche la società.
Tante sono le cose che avrei voluto dirgli, tutte quelle parole che un po’ per imbarazzo, un po’ per orgoglio non si dicono tra padre e figlia…ma che si trasmettono con il cuore…
Una vita spezzata mentre il sole risplendea, lacrime che scendevano sui nostri visi; mentre noi continuiamo a vivere, c’è qualcuno che ha già finito di godersi la vita, lasciando i nostri cuori a soffrire, e mentre le nuvole si aprono nel suo arrivo, noi non ci vedremo mai più, o forse ci hai lasciato solo per un attimo, perché, tu ci sei e ci sarai sempre al nostro fianco fino a che non ci ritroveremo… la morte alla sua porta ha bussato così forte…troppo forte che la porta da sola si è aperta…
Non esiste nessun conforto, nessun sostegno; uno è il mio dolore, quello di averti perso; uno è il mio pentimento, non averti salutato e averti detto quanto ti amavo; una è la mia colpa, non essere stata lì con te quando sei andato via; una è la mia domanda: sei sereno ora?
Ma se è vero che chi muore ci guarda da lassù, allora spero che tu mi assista che sia orgoglioso di me..
Papà, parola sussurrata, ti sfiora le labbra e resta nell’aria..mio padre, Mimmo Ferrante resterà per sempre nella mia aria…Ciao Papà, riposa in pace; ci manchi tanto, manchi a me, a Giorgia e a mamma; credo che manchi anche a voi e vi ringrazio per non averlo dimenticato e per avermi regalato un altro giorno per essere orgogliosa di lui, del mio grande papà.
GRAZIE
Autore: Salvatore Filandro
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