7/2/2008 23:44
Riti Religiosi
Inizi di Passione
“Nell'Occidente cristiano pochi pii esercizi sono tanto amati quanto la Via Crucis. Essa rinvia con memore affetto al tratto ultimo del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena: da quando egli e i suoi discepoli, « dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli ulivi » (Mc 14, 26), fino a quando il Signore fu condotto al « luogo del Golgota » (Mc 15, 26), fu crocifisso e sepolto in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia di un giardino vicino. Una via tracciata dallo Spirito La vita di Gesù è cammino tracciato dallo Spirito: all'inizio della missione lo Spirito lo aveva condotto nel deserto (cf. Lc 4, 1); poi, quale divino fuoco che gli ardeva nel petto, lo sospinse verso il Calvario (cf. Lc 12, 49-50).”
Con queste Parole, Mons. Marini, Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, introduce il pio esercizio, amato da moltissimi cristiani che vedono in quel percorso una via tracciata dallo Spirito per tutti e per ciascuno. Con questi sentimenti, domani, proseguiremo questo inizio di Quaresima, alle ore 17.30 presso la Chiesa Arcipretale di San Giovanni Battista, dove, con la guida del nostro Parroco Don Tommaso Boca, ripercorreremo le tappe salienti della passione, morte e resurrezione del Signore nella preghiera e nella contemplazione del suo mistero di salvezza. Ma a Nocera, la Quaresima significa anche tradizione, metafora di un’identità sopita ma mai perduta e che ora trova forza e slancio per ricomporsi in liturgie e rivivere. Alle ore 8.00, sempre domani, nella Chiesa di San Giovanni (per i lavori di restauro che stanno interessando la Chiesa dell’Annunziata) avranno inizio i c.d. “venerdì in onore della Madonna Addolorata” che prevedono la celebrazione di una novena dei sette dolori di Maria, un’antica pratica penitenziale che affonda le radici nella mistica di Sant’Alfonso M. De’ Liguori e si ascolteranno, a circa un anno di distanza, le meste nenie dei canti dialettali di passione, le cantileniche ripetizioni del pianto della Madonna che farà riaffiorare al cuore antichi ricordi ed atavici dolori leniti solo dalla estatica contemplazione della "madre del dolore" .
Autore: Antonio Macchione
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